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Un cambiamento importante nel rapporto della città con il gioco d’azzardo. Per il 2025, con l’entrata in vigore a gennaio dell’ordinanza che ha ridotto le ore di utilizzo delle slot machine, i dati sin qui raccolti confermano che la scelta sta funzionando: la spesa per slot e videolottery al netto degli ultimi due mesi mancanti rispetto allo scorso anno sta registrando un calo sensibile, così come quella per le scommesse, quest’ultima anche per effetto della diminuzione delle sale presenti in città. Il risultato, se confermato, sarà raggiunto anche grazie alla collaborazione degli esercenti locali che hanno risposto con responsabilità, condizione confermata dalla Polizia Locale che dall’entrata in vigore dell’ordinanza ha registrato un rispetto diffuso delle disposizioni.
In base ai dati sin qui rilevati nel periodo tra gennaio e ottobre, al netto dei due mesi mancanti rispetto al totale del 2024, il calo per la spesa sostenuta a San Donato per slot e videolottery attualmente è del 49,78% mentre la diminuzione dei soldi spesi per le scommesse nei luoghi fisici ad oggi è in calo del 42,54%. Prevedibile dunque che per entrambe le voci alla fine dell’anno si registrerà un calo rispetto a quello precedente. A fronte di queste due tendenze virtuose c’è un dato che invece preoccupa. A due soli mesi dalla fine dell’anno la spesa dedicata alle lotterie e ai gratta e vinci rispetto al 2024 è più bassa di solo 7,14 punti percentuali. Prevedibile in questo caso, pertanto, che la spesa alla fine dell’anno supererà quella del precedente, dato che non potrebbe essere spiegato o ridotto a dinamiche legate unicamente al gioco occasionale, ma lascerebbe trasparire invece la presenza di cittadini che rincorrono la vincita, ripetendo con frequenza un gesto che rischia di trasformarsi in dipendenza, un fenomeno silenzioso, che si insinua nella quotidianità e spesso rimane invisibile. Altra tendenza che fa scattare il campanello d’allarme è l’aumento dell’esposizione dei più giovani. Adolescenti e ragazzi giocano sempre più online, spesso dalla loro stanza, e gli adulti non sempre se ne accorgono. Era già emerso nel 2023 con la ricerca Selfie e oggi quel segnale sembra essere ancora più attuale.
Per questo l’Ambito ha promosso la Carta Etica del Gioco, uno strumento che distingue il gioco sano — quello che crea socialità, creatività, incontro — dal gioco d’azzardo, che porta rischi economici ed emotivi. La Carta, già adottata da circa 190 Comuni, aiuta scuole, associazioni e famiglie a costruire insieme una cultura della prevenzione.
«I dati ci ricordano che il gioco d’azzardo patologico (GAP) – commenta l’Assessora ai servizi di welfare Francesca Micheli – è un fenomeno che attraversa la nostra comunità e che richiede responsabilità e collaborazione. Il calo sin qui registrato su slot e scommesse dimostra che gli strumenti regolamentari possono funzionare quando gli esercenti rispondono con serietà: a loro va il mio sincero ringraziamento per la disponibilità e la collaborazione dimostrata in questi mesi. Un ringraziamento ulteriore va alla nostra Polizia Locale, che con controlli costanti e puntuali garantisce il rispetto delle norme e la tutela dei cittadini e cittadine. Allo stesso tempo, non possiamo ignorare che il fenomeno in maggiore crescita riguarda adolescenti e giovani, sempre più esposti al rischio della dipendenza da gioco – in particolare scommesse e slot on line – complice l’accesso facilitato ai dispositivi digitali e una presenza ancora troppo debole della comunità educante su questi temi. Molti di loro giocano dai divani delle nostre case, o di notte, senza che i genitori se ne rendano conto, come aveva evidenziato già nel 2023 Selfie, la ricerca fatta con i pre-adolescenti e gli adolescenti della nostra città. L’azzardo ci dice una cosa chiara: l’unico vero strumento per limitare la dipendenza è costruire insieme una cultura della prevenzione. Significa informare, raccontare, spiegare, educare e fare rete per contrastare il gioco d’azzardo patologico prima che generi sofferenza. Con la Carta Etica e con il percorso che avvieremo a gennaio insieme a scuole, associazioni e realtà sportive, vogliamo rafforzare proprio questa cultura di comunità, capace di proteggere ed educare».
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Ultimo aggiornamento: 10-12-2025, 13:00
